Auto e ISEE: la soglia di valore che potrebbe farti perdere il diritto ai bonus

Negli ultimi anni, i criteri per accedere ai bonus auto sono cambiati sensibilmente, ponendo sempre più attenzione non solo al reddito reale ma anche alle condizioni patrimoniali delle famiglie. L’elemento centrale di questa valutazione resta l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE), uno strumento essenziale per fotografare le possibilità economiche di un nucleo familiare e determinare l’accesso ai benefici, tra cui i bonus destinati all’acquisto di auto a basse emissioni o elettriche. Tuttavia, molti si chiedono quale valore dell’ISEE sia effettivamente “decisivo” per non perdere il diritto agli incentivi e se la proprietà di una autovettura possa incidere sulla soglia finale.

Il ruolo dell’ISEE nell’accesso agli incentivi auto

L’ISEE è il parametro chiave per stabilire chi può accedere ai bonus statali destinati alle nuove auto elettriche e ibride. La normativa 2025 prevede infatti una soglia massima differenziata che delimita l’ammontare degli incentivi stessi:

  • Per chi ha un ISEE inferiore a 30.000 euro è riservato il bonus massimo di 11.000 euro per l’acquisto di un’auto elettrica, a patto che il valore dell’auto non superi i 42.700 euro IVA compresa.
  • Per nuclei con un ISEE tra 30.000 e 40.000 euro il beneficio scende a 9.000 euro, sempre con il medesimo tetto di prezzo per la vettura.
  • Superata la soglia di 40.000 euro, non si ha diritto ad alcun incentivo statale per il 2025.

Ogni fascia, quindi, corrisponde a una diversa quantità di contributo ottenibile, con una discriminante molto netta: chi supera l’ISEE di 40.000 euro non potrà accedere ai bonus, a prescindere dalle altre condizioni patrimoniali o dal tipo di auto che desidera acquistare.

Auto di proprietà e calcolo dell’ISEE: impatti concreti

Un interrogativo frequente riguarda l’influenza che il possesso di una o più auto potrebbe esercitare sull’ISEE. In realtà, il regolamento ISEE prevede che nella dichiarazione debbano essere indicati tutti i veicoli di proprietà, ma il loro valore – a differenza degli immobili e dei conti correnti – non viene direttamente convertito in un patrimonio calcolato per incidere sulla soglia finale.

Il sistema ISEE considera come patrimonio mobiliare tutto ciò che rientra nella disponibilità liquida o in investimenti (depositi bancari, titoli, azioni, assicurazioni), mentre la presenza di autoveicoli è rilevante solo in alcune specifiche prestazioni sociali agevolate (come il sostegno per disabili o altre contribuzioni selettive legate alla mobilità). Nel caso degli incentivi per l’acquisto di auto ecologiche, però, la sola presenza dell’auto non incide sull’indicatore: è solo il reddito e il patrimonio mobiliare e immobiliare ad alzare o abbassare la soglia utile all’ottenimento dei bonus.

Ciò significa che non esiste una “soglia di valore dell’auto” che possa privare automaticamente del diritto ai bonus: la discriminante è, e resta, l’ISEE complessivo. Tuttavia, nel calcolo dell’ISEE, la titolarità di auto di particolare pregio potrebbe indirettamente indicare una capacità economica maggiore, per cui in casi di controlli approfonditi o accertamenti ulteriori, il valore dei beni mobili registrati potrebbe essere riesaminato dagli enti preposti.

Ecobonus, limiti di prezzo e incentivi 2025: la combinazione vincente

L’edizione 2025 del bonus auto non solo fissa rigorosi parametri di ISEE, ma introduce anche un tetto massimo al prezzo dell’auto ammissibile all’incentivo. Per accedere alla misura, infatti, la vettura scelta deve rispettare questi vincoli:

  • Prezzo di listino massimo (IVA inclusa): 42.700 euro per le auto elettriche e ibride plug-in.
  • Modello appartenente alla categoria M1 (automobili destinate al trasporto di persone).
  • Superamento delle soglie ISEE: oltre i 40.000 euro di indicatore, nessun bonus previsto, anche per auto dal prezzo inferiore al limite.

Gli importi variano anche in base alla modalità di acquisto: con la rottamazione di veicoli inquinanti, il beneficio cresce e, in caso di ISEE inferiore a 30.000 euro, si può raggiungere il contributo massimo previsto. Di contro, per veicoli ibridi o con emissioni CO2 non a zero, i bonus sono progressivamente inferiori e, in assenza di rottamazione, ulteriormente ridotti.

La combinazione di ISEE e prezzo dell’auto è quindi fondamentale per determinare l’ammissibilità all’incentivo, con una gestione molto più mirata rispetto alle versioni precedenti dell’ecobonus.

Consigli pratici e casi particolari

Cosa fare se si è vicini alla soglia ISEE

Chi si trova a ridosso dei 30.000 o dei 40.000 euro di ISEE dovrebbe valutare attentamente ogni componente reddituale e patrimoniale. Ad esempio, il patrimonio mobiliare come conti correnti o investimenti può essere ottimizzato prima della presentazione della Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) che determina l’ISEE.

Se si teme di superare la soglia, può essere strategico:

  • Verificare la data di presentazione dell’ISEE e anticipare eventuali riscossioni significative di somme o liquidazioni.
  • Rivedere la titolarità di investimenti o saldi di fine anno sui conti, che possono incidere sensibilmente sul patrimonio dichiarato.
  • Considerare che il passaggio di proprietà di veicoli, sebbene non incida direttamente sull’ISEE, può essere un elemento valutato a posteriori da parte degli enti in caso di controlli particolari sulle reali condizioni economiche

Bonus auto: nessuna penalizzazione per l’auto di valore elevato

Un equivoco frequente riguarda il valore dell’auto da acquistare: anche scegliendo una vettura più economica rispetto al limite massimo, senza rispettare il proprio tetto ISEE, non si potrà accedere ai bonus. All’opposto, chi possiede un’auto molto costosa ma un ISEE inferiore alla soglia prevista continuerà ad avere diritto agli incentivi, nel rispetto dei requisiti del bando.

È importante sottolineare che le attuali normative sono state redatte con l’obiettivo di ridurre l’impatto ambientale e favorire il ricambio verso veicoli a basse emissioni, supportando in modo particolare le famiglie a più basso reddito. Nel caso di variazione della situazione patrimoniale o reddituale (ad esempio, una donazione importante, un’eredità o la vendita di immobili), si consiglia di simulare il proprio ISEE prima di procedere con la domanda di bonus, richiedendo un calcolo aggiornato presso un CAF o tramite i servizi online.

In definitiva, la soglia determinante resta quella dell’ISEE: 30.000 euro per ottenere il contributo massimo e 40.000 euro come limite assoluto per non essere esclusi dai bonus. Il valore dell’auto di proprietà o della vettura oggetto della richiesta contribuisce solo nel limite imposto per l’auto da acquistare, ma non influisce direttamente sull’esito della pratica rispetto alle soglie ISEE fissate per il 2025.

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