La pleurite è un’infiammazione acuta o cronica della pleura, quella sottile membrana composta da due strati che avvolge e protegge i polmoni all’interno della cavità toracica. In condizioni fisiologiche, questi due strati scorrono facilmente grazie a un sottile film di liquido lubrificante. Tuttavia, quando la pleura si infiamma – per cause infettive, traumatologiche o patologiche – il movimento respiratorio genera attrito doloroso, generando una sintomatologia caratteristica, che talvolta può essere sottovalutata o confusa con altri disturbi respiratori. Riconoscere precocemente i sintomi della pleurite è fondamentale per impostare una diagnosi tempestiva e ridurre il rischio di complicanze potenzialmente gravi.
Cos’è la pleurite e perché non va ignorata
La pleurite non è una semplice irritazione, ma una vera e propria infiammazione, spesso associata a un accumulo anomalo di liquido (“versamento pleurico”) tra i due foglietti della pleura. Questa condizione può derivare da molteplici cause: infezioni (batteriche, virali, fungine), traumi toracici, malattie autoimmuni, neoplasie o esposizione a determinati farmaci o sostanze tossiche. In alcune situazioni il versamento pleurico può comprimere il polmone e ridurne significativamente la funzionalità respiratoria, mentre in altri casi si può sviluppare una raccolta di pus denominata **empiema**, condizione clinica che richiede un intervento medico rapido.
Trascurare la comparsa di dolori toracici acuti localizzati e altri sintomi correlati può ritardare la diagnosi e l’avvio di un trattamento, aumentando il rischio di complicanze severe, inclusa la compromissione permanente della funzione polmonare.
I sintomi principali: quando il dolore toracico è un campanello d’allarme
Il sintomo cardine della pleurite è un **dolore toracico acuto e lancinante**, spesso localizzato su un lato del torace. Questo dolore peggiora tipicamente con atti respiratori profondi, colpi di tosse o starnuti, a causa dell’attrito tra i due foglietti pleurici infiammati. In alcuni casi il dolore può irradiarsi verso spalle e schiena o accentuarsi durante i movimenti del busto.
Tra gli altri sintomi di rilievo vi sono:
In presenza di **versamento pleurico consistente** la difficoltà respiratoria può aumentare fino a causare un collasso parziale o totale del polmone colpito, mentre una raccolta di pus nello spazio pleurico (empiema) si accompagna quasi sempre a febbre alta persistente e peggioramento dello stato generale.
Le cause: infiammazioni, infezioni e non solo
Le origini della pleurite sono molteplici e spesso differenti da paziente a paziente. Le principali categorie includono:
Cause infettive
Vengono distinte tra infezioni batteriche, virali e, più raramente, fungine. Tra i batteri, lo Streptococcus pneumoniae e lo Staphylococcus aureus sono spesso coinvolti nelle pleuriti secernenti pus (empiemi). Le infezioni virali, come quelle da virus influenzali o il virus respiratorio sinciziale, possono invece determinare forme meno gravi ma diffuse. In casi sporadici la pleurite può complicare una tubercolosi polmonare, spesso con versamenti pleurici persistenti.
Cause non infettive
Si annoverano tra queste:
Individuare in modo preciso la causa sottostante è fondamentale per scegliere l’approccio terapeutico più adeguato, così da evitare forme di recidiva o peggioramento.
Diagnosi e terapie: come si interviene
Il primo passo consiste sempre nell’esame clinico: la raccolta dettagliata della storia del paziente, la valutazione dei sintomi e l’esame obiettivo permettono di indirizzare verso la diagnosi corretta. Spesso il medico ricorre a esami strumentali fra cui:
Il trattamento della pleurite è mirato a **risolvere la causa scatenante**:
Il trattamento sintomatico, che include antinfiammatori non steroidei, analgesici, antipiretici e riposo, si accompagna sempre alla terapia di fondo. Nei casi lievi, la sintomatologia può risolversi spontaneamente entro alcune settimane; nelle forme più gravi, una gestione specialistica e spesso multidisciplinare è fondamentale.
Un’attenzione particolare va posta nei soggetti anziani, immunodepressi o con patologie croniche, per i quali la pleurite può rapidamente evolvere in polmonite, insufficienza respiratoria o sepsi.
Complicanze e prevenzione
La principale complicanza della pleurite è rappresentata dal versamento pleurico abbondante, che rischia di comprimere in modo significativo il polmone e di generare un rapido peggioramento dell’ossigenazione corporea. L’accumulo di pus (empiema) può portare a sepsi e a un grave deterioramento delle condizioni generali del paziente.
Negli ambiti preventivi, è importante intervenire precocemente sulle infezioni respiratorie nella popolazione a rischio, evitare esposizioni a tossici ambientali come l’amianto, e adottare una rapida gestione delle malattie autoimmuni. La tempestività diagnostica e terapeutica resta comunque lo strumento più efficace per ridurre le ripercussioni sulla funzione polmonare e la qualità di vita.
In conclusione, ignorare la sintomatologia della pleurite può avere conseguenze anche molto gravi. L’insorgenza di dolore toracico acuto, soprattutto se peggiora con la respirazione profonda, la tosse o il cambiamento di posizione, deve indurre a consultare rapidamente un medico specialista, che potrà inquadrare correttamente il problema e impostare un iter diagnostico e terapeutico adeguato alle reali necessità del paziente.