Negli ultimi mesi il tema degli aumenti dei canoni mensili del telepedaggio ha suscitato grande attenzione tra automobilisti e aziende. La crescita dei prezzi, iniziata formalmente dal 1° luglio 2024 con l’incremento del canone base Telepass e proseguita nel 2025 con ulteriori rincari dei pedaggi autostradali, ha prodotto importanti cambiamenti nel mercato dei servizi, generando preoccupazione e dubbi nei consumatori. È importante chiarire quali siano le cause di questi aumenti, quali alternative esistano e quale scenario si prospetta per utenti e operatori nei prossimi mesi.
Le nuove tariffe del telepedaggio: una svolta dal 2024
Dal 1° luglio 2024 è entrato in vigore il nuovo canone base mensile di Telepass, passato da 1,83 euro a 3,90 euro per il piano standard, corrispondendo a un aumento del 113%. A fronte dell’incremento, Telepass ha previsto la possibilità di associare due targhe allo stesso dispositivo e ha incluso nel pacchetto altri quattro servizi aggiuntivi. Parallelamente, è stata lanciata una promozione che consente, fino a dicembre 2025, di aderire al piano “Plus” – che normalmente includerebbe una ventina di servizi extra, come parcheggi sulle strisce blu e sconti dedicati – allo stesso prezzo di 3,90 euro. Questi cambiamenti sono stati comunicati agli utenti anche tramite procedure che consentono il recesso senza costi per chi decide di non accettare la variazione uni-laterale imposta.
Gli aumenti hanno interessato non solo i servizi di telepedaggio, ma anche la tariffazione sulle tratte autostradali. Dal primo gennaio 2025, sulle principali direttrici italiane – come la A1 Milano-Napoli, la A8 Milano-Varese e la A14 Bologna-Taranto – è stato applicato un aumento dell’1,8% sulle tariffe dei pedaggi, in linea con il tasso di inflazione previsto. Tuttavia, questa maggiorazione riguarda soltanto le tratte gestite da Autostrade per l’Italia (Aspi); altre tratte, gestite da 22 concessionarie, non sono state aggiornate a causa della mancanza di revisione dei rispetti piani economico-finanziari. Di conseguenza il costo complessivo del viaggio può variare sensibilmente in base al tratto percorso.
Perché gli operatori alzano i prezzi?
Telepass e gli altri operatori nel settore dei servizi di telepedaggio giustificano gli aumenti invocando la necessità di sostenere investimenti in innovazione tecnologica, sicurezza e ampliamento degli accordi coi gestori di parcheggi, ZTL e altri partner. Ma la vera svolta è legata all’arrivo della concorrenza: UnipolMove, lanciata ufficialmente nel 2022 dal gruppo assicurativo Unipol, e il più recente MooneyGo, hanno infranto il quasi monopolio di Telepass, obbligando il leader di mercato a rivedere la propria strategia commerciale anche in termini di servizi aggiunti, non soltanto di costi.
La concorrenza ha infatti ridefinito in modo sostanziale la domanda, perché i nuovi operatori si propongono spesso con pacchetti semplificati, prezzi inferiori e minori vincoli contrattuali. Nei primi mesi dopo l’incremento del canone Telepass, fino al 70% dei nuovi clienti UnipolMove proveniva proprio da Telepass, con una perdita stimata per l’ex monopolista tra 400.000 e 500.000 utenti entro l’estate 2024. Tuttavia, il mercato in evoluzione e il numero crescente di servizi integrati potrebbero influenzare nuovamente le scelte dei consumatori.
Alternative al telepedaggio tradizionale e impatto sugli utenti
Con l’aumento dei prezzi, molti utenti si sono chiesti se la soluzione migliore sia mantenere il servizio Telepass, passare ai concorrenti o rinunciare del tutto al telepedaggio automatico.
- Telepass: offre una gamma estesa di servizi integrati (dal pagamento autostrade ai parcheggi convenzionati, traghetti, ZTL, lavaggi auto, treni, taxi, scooter sharing e altro ancora), insieme a promozioni periodiche, ma da luglio 2024 il canone base è il più alto della categoria. Grazie alla sua rete capillare e all’esperienza consolidata, resta appetibile a chi utilizza frequentemente le autostrade e i servizi accessori.
- UnipolMove: canone a partire da 1,50 euro/mese, con possibilità di integrare RC auto UnipolSai e altri servizi assicurativi; meno opzioni rispetto a Telepass, ideale per chi cerca risparmio o una soluzione senza fronzoli.
- MooneyGo: ancora quantitativamente meno diffusa, offre un canone simile a UnipolMove e l’accesso ai principali tratti autostradali. Attira chi cerca flessibilità e costi fissi limitati.
Chi viaggia poco su autostrada o non utilizza i servizi aggiuntivi può valutare la rinuncia al telepedaggio automatico e pagare ancora in modo tradizionale. Tuttavia, va ricordato che il telepedaggio garantisce velocità nei transiti, fatturazione mensile chiara e la possibilità di saltare le code ai caselli, aspetto sempre rilevante soprattutto nei periodi di traffico intenso.
Prospettive future e trasparenza per i consumatori
Guardando al futuro, molti analisti ipotizzano ulteriori adeguamenti all’insù dei canoni mensili, in particolare se la concorrenza non riuscirà a mantenere prezzi bassi senza compromettere l’affidabilità dei servizi. La perdita di clienti subita da Telepass dopo gli ultimi rincari non ha per ora determinato strategie di ribasso, ma piuttosto il potenziamento delle offerte premium. Con le infrastrutture autostradali che richiedono continui investimenti e l’inflazione che si mantiene elevata, è probabile che si assisterà a periodiche revisioni tariffarie sia per i pedaggi sia per gli abbonamenti digitali.
L’effetto positivo degli ultimi sviluppi è una maggiore attenzione alla trasparenza: tutte le modifiche contrattuali che comportano rincari devono essere comunicate con preavviso, garantendo la possibilità al cliente di recedere gratuitamente. Tale diritto discende dal Codice del Consumo ed è ribadito da Telepass e dagli altri operatori. In sintesi, i consumatori devono ora valutare con attenzione:
- il reale utilizzo dei servizi extra (quanti e quali vengono davvero sfruttati rispetto al costo pagato);
- la possibilità di cambio operatore senza perdere servizi o convenienze;
- le condizioni per il recesso gratuito in caso di ulteriori aumenti;
- le offerte temporanee o promozionali che possono consentire risparmio almeno per alcuni mesi.
Va sottolineato che la concorrenza tra operatori, seppur recente, sta contribuendo a rendere più variegato e competitivo il mercato italiano del telepedaggio. I consumatori hanno finalmente la possibilità di confrontare in autonomia caratteristiche, vincoli contrattuali e costi, scegliendo fra diversi fornitori in base alle proprie necessità concrete. Risulta quindi fondamentale mantenere alta l’attenzione sulle condizioni di telepedaggio offerte, per evitare sorprese future. Con la giusta informazione e un confronto scrupoloso delle tariffe aggiornate, ognuno potrà gestire il proprio abbonamento in modo più consapevole e scegliere la soluzione più adatta al proprio stile di mobilità urbana ed extraurbana.