Molti italiani cercano un metodo legale per non pagare il canone TV, una tassa spesso percepita come ingiusta, ma prevista dalla normativa nazionale per il finanziamento del servizio pubblico radiotelevisivo. Esistono tuttavia precise condizioni sancite dalla legge che permettono di evitare il pagamento senza incorrere in sanzioni. Sono regole poco conosciute, spesso oggetto di discussione e misconoscimenti: eppure, seguendo determinati passaggi, si può essere perfettamente in regola e risparmiare cifre rilevanti ogni anno.
La base legale dellâesenzione: cosa dice la normativa
Il canone RAI, ufficialmente denominato âcanone per il possesso di apparecchi atti o adattabili alla ricezione di radioaudizioni televisiveâ, è obbligatorio per tutti i nuclei familiari che possiedono almeno un televisore nelle abitazioni dove è attivata unâutenza elettrica residenziale. Tuttavia, la legge prevede alcune eccezioni molto specifiche:
- Mancanza totale di apparecchi televisivi in tutte le abitazioni dove si è intestatari della fornitura elettrica
- Superamento di 75 anni di etĂ e possesso di un reddito annuo inferiore a 8.000 euro, considerando quello proprio e del coniuge
- Status particolare (ad esempio diplomatici stranieri, militari di forze straniere nate dalle convenzioni internazionali)
Fra tutte queste opzioni, il caso piĂš diffuso e anche piĂš discusso resta quello della dichiarazione di non possesso di apparecchi televisivi. Si tratta della âscappatoiaâ prevista dalla legge: chi non ha alcun TV in casa può evitare di pagare dichiarando la propria situazione allâAgenzia delle Entrate attraverso una specifica dichiarazione sostitutiva.
Come funziona il procedimento: tempi, moduli e invio
Per sospendere legalmente il canone, occorre dunque presentare ogni anno una dichiarazione sostitutiva allâAgenzia delle Entrate, attestando ufficialmente di non possedere un apparecchio TV collegato a una data utenza elettrica residenziale. Questo modulo è reperibile direttamente sul sito dellâAgenzia delle Entrate e va utilizzato seguendo il Quadro A. La procedura richiede di:
- Compilare il modulo inserendo tutti i dati richiesti, specificando lâassenza totale di apparecchi televisivi in tutte le abitazioni collegate a utenze intestate al dichiarante.
- Allegare copia di un documento dâidentitĂ in corso di validitĂ .
- Inviare il tutto tramite raccomandata senza busta allâindirizzo ufficiale oppure in modalitĂ telematica, ad esempio accedendo con SPID, CIE o CNS ai servizi online dellâAgenzia delle Entrate.
I tempi sono fondamentali: presentando la dichiarazione tra il 1° luglio dellâanno precedente e il 31 gennaio dellâanno in corso, lâesonero copre lâintero anno solare. Se invece lâinvio avviene tra il 1° febbraio e il 30 giugno, ci si libera del canone solo per il secondo semestre dellâanno in corso. Chi non rinnova ogni anno rischia di vedersi addebitare automaticamente il canone in bolletta.
Va ricordato che dichiarare il falso rappresenta un illecito amministrativo, con rischi di sanzioni anche severe: la richiesta deve pertanto corrispondere alla reale situazione, ovvero nessun televisore in casa. Anche dispositivi che possono ricevere il segnale del digitale terrestre tramite antenna, pur non essendo tradizionali TV (come alcuni monitor), potrebbero essere equiparati ai fini fiscali se configurati per la ricezione. Va quindi applicata la massima attenzione nella stesura dellâautocertificazione.
Il ruolo dellâantenna e la differenza tra TV tradizionale e usi alternativi
Uno dei dettagli meno noti è che il canone si basa sulla presenza di apparecchi idonei a ricevere il segnale TV tramite antenna tradizionale. Se un televisore viene usato esclusivamente come monitor, scollegato dallâantenna e destinato solo a dispositivi esterni (come internet box, computer, console o servizi streaming), si può teoricamente chiedere il disconoscimento dellâobbligo se tutta la predisposizione per la ricezione via digitale terrestre viene fisicamente eliminata.
In questi casi, si deve fare attenzione a:
- Scollegare fisicamente il cavetto dellâantenna non basta: occorre che il TV non abbia proprio alcuna predisposizione per la ricezione del segnale televisivo terrestre o satellitare.
- Talvolta è necessario lâintervento di un tecnico specializzato, che certifichi la rimozione del modulatore o del sintonizzatore integrato, lasciando lâapparecchio funzionale solo come monitor per altre fonti. Questa procedura permette di guardare contenuti su piattaforme come Netflix, Prime Video, YouTube e anche RaiPlay (tramite internet), ma non i canali del digitale terrestre.
Ă importante notare che la mera assenza dellâantenna o la visione esclusiva di contenuti streaming non è sufficiente se il televisore resta comunque tecnicamente idoneo a ricevere il segnale terrestre o satellitare. Lâunico modo sicuro per ottenere lâesenzione resta quindi la rimozione totale della capacitĂ di ricezione, oppure lâassenza totale di un apparecchio televisivo.
Cosa rischia chi presenta unâautocertificazione falsa
Una domanda frequente riguarda le conseguenze in caso di dichiarazioni mendaci. La normativa italiana prevede sanzioni pesanti per chi presenta una falsa autocertificazione: si va dallâobbligo di pagare lâintero importo del canone dovuto, maggiorato di interessi, fino a sanzioni amministrative e, nei casi piĂš gravi, a responsabilitĂ penali per falsa attestazione. Gli accertamenti possono essere effettuati in modo diretto o tramite incrocio dei dati tra diverse banche dati, e in caso di sospetto lâamministrazione può attivare controlli e richieste di chiarimenti al contribuente.
Le autorità fiscali possono verificare la presenza di apparecchi idonei in vari modi, dal confronto fra utenze elettriche e dichiarazioni, fino a controlli incrociati con dati di vendita di TV. Essere in regola significa quindi risparmiare senza rischi, ma agire tempestivamente e con trasparenza è fondamentale.
Per chi utilizza la televisione solo come schermo per dispositivi diversi dalla TV digitale (ad esempio per lo streaming o la console), una soluzione completamente in regola resta quella di smontare il ricevitore digitale e farlo certificare da un tecnico. In alternativa, chi non usa alcun dispositivo televisivo può limitarsi a presentare lâapposita dichiarazione annuale, rispettando termini e procedure.
Per chi volesse approfondire dal punto di vista normativo, il tema degli apparecchi atti o adattabili a ricevere il segnale radiotelevisivo è trattato anche nellâampia voce Wikipedia dedicata al canone televisivo italiano, utile per chiarire ogni dubbio sulle categorie esenti secondo la legge italiana.