Molte persone credono che tenere semplicemente i propri risparmi su un conto corrente sia la scelta più sicura e logica. Tuttavia, nel lungo periodo, questa soluzione può rivelarsi non solo poco redditizia, ma addirittura una scelta controproducente per la tutela del proprio patrimonio. Il conto corrente rappresenta certamente uno strumento indispensabile per la gestione quotidiana delle finanze, il pagamento di utenze, lo stipendio e l’accessibilità veloce ai propri fondi. Tuttavia, quando si tratta di ottimizzare il proprio risparmio, le soluzioni sono molteplici e spesso più vantaggiose rispetto alla semplice giacenza sul conto bancario.
Perché lasciare i soldi sul conto corrente non conviene
Il conto corrente nasce con l’obiettivo di agevolare i movimenti di denaro, ma non offre alcuna remunerazione significativa dei capitali depositati. Anzi, nella maggior parte dei casi gli interessi attivi sono pressoché nulli e vengono rapidamente annullati dai costi di gestione, dalle commissioni e, in presenza di disponibilità superiori a 5.000 euro, anche dall’imposta di bollo statale che ogni anno incide ulteriormente sulla somma presente in banca.
L’altro aspetto fondamentale riguarda l’inflazione: il tasso di crescita dei prezzi comporta una perdita di valore reale del denaro fermo sul conto. Se si considera un’inflazione anche solo moderata, nel giro di pochi anni il potere d’acquisto dei risparmi non investiti si riduce sensibilmente, vanificando gli sforzi di chi cerca di accumulare liquidità per il futuro.
Strumenti alternativi al conto corrente
- Conto deposito: è la forma più diretta e semplice per chi vuole mettere a rendita i propri risparmi senza esporsi a rischi eccessivi. I conti deposito, a differenza dei conti correnti, offrono tassi di interesse competitivi e la sicurezza garantita dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi fino a 100.000 euro per ciascun depositante. Per chi desidera un guadagno privo di rischi, questa rappresenta oggi una soluzione ideale. I conti deposito vincolati, in particolare, offrono tassi più elevati in cambio della permanenza delle somme per un periodo prestabilito, mentre quelli non vincolati permettono una maggiore flessibilità in caso di necessità di prelievo dei fondi.
- ETF monetari: per chi cerca una maggiore diversificazione senza abbandonare la liquidità, i fondi ETF che investono in titoli a breve termine costituiscono una valida alternativa. Si tratta di strumenti passivi che replicano indici monetari e possono offrire, in periodi di tassi crescenti, rendimenti più interessanti rispetto al semplice deposito bancario. Le commissioni di gestione sono basse e la liquidità investita può essere disinvestita rapidamente, anche se bisogna considerare l’imposta di bollo dello 0,20% annuo sul controvalore investito.
Investimenti a basso rischio come soluzione ottimale
Una volta valutate le esigenze personali di liquidità, è sempre consigliabile mantenere sul proprio conto corrente solo la somma strettamente necessaria alla gestione delle spese ordinarie e agli imprevisti, spostando invece i restanti risparmi verso strumenti che garantiscano maggiore efficienza nella tutela del capitale e nella generazione di valore nel tempo.
Conto deposito: perché è lo strumento più efficiente
Scegliendo un conto deposito si ottiene non solo la sicurezza (in virtù dell’assicurazione sui depositi), ma anche una migliore remunerazione della liquidità rispetto al conto corrente tradizionale. La rapidità di apertura, la gestione digitale e la possibilità di scegliere tra soluzioni vincolate e non, consentono a chiunque di accrescere il proprio capitale senza esporsi alle oscillazioni dei mercati più rischiosi. In più, la possibilità di confrontare online le offerte dei migliori conti deposito aiuta a individuare quella più adatta alle proprie esigenze, sia per durata che per tasso di rendimento.
Altre soluzioni: ETF monetari e titoli di Stato
L’utilizzo di ETF monetari, spesso sottovalutato, permette di ottenere una performance superiore ai conti correnti, sfruttando strumenti che investono in titoli di Stato a breve scadenza o in obbligazioni governative solide. Questi prodotti sono caratterizzati da un basso rischio di mercato e rappresentano una risorsa fondamentale per la parte più prudente del portafoglio di investimento. I soggetti che desiderano una gestione ancora più diretta possono inoltre optare per l’acquisto di titoli di Stato a breve termine, come i BOT, che garantiscono sicurezza e rendimenti stabili.
Come proteggere veramente il risparmio
Il concetto di protezione del risparmio si fonda sulla diversificazione e sull’allocazione efficiente della liquidità. Mantenere un equilibrio tra fondi immediatamente disponibili e risparmi investiti o vincolati è la chiave per tutelarsi sia dagli imprevisti che dalla svalutazione monetaria. Affidarsi esclusivamente al conto corrente, oggi, è una scelta che espone a rischi di impoverimento silenzioso, dovuto a costi e inflazione, e non offre alcuna prospettiva di crescita patrimoniale.
Per massimizzare la redditività e la sicurezza, le migliori strategie comprendono:
- Gestire la liquidità tenendo sul conto corrente solo ciò che serve per le spese correnti o straordinarie a breve termine
- Trasferire la parte eccedente in un conto deposito sicuro e garantito
- Integrare soluzioni a basso rischio come ETF monetari o titoli di Stato per la quota di capitale non destinata al consumo immediato
- Monitorare periodicamente tassi, condizioni e alternative disponibili, rimanendo aggiornati sulle evoluzioni del settore bancario e degli strumenti finanziari
È fondamentale ricordare che ogni soluzione deve essere calibrata sulla propria situazione personale: valutare la tolleranza al rischio, gli obiettivi temporali e la necessità di liquidità è il primo passo per compiere scelte consapevoli. Soltanto così si può evitare che il denaro, anziché lavorare per noi, si deprezzi progressivamente restando inutilizzato su un conto corrente.