Molte persone, nell’entusiasmo di migliorare la qualità dell’aria domestica, commettono l’errore di non valutare con attenzione il posizionamento del purificatore d’aria. Questo dettaglio, troppo spesso sottovalutato, può compromettere significativamente l’efficienza del dispositivo e, di conseguenza, la capacità di ridurre allergeni, polveri sottili e altri inquinanti presenti negli ambienti interni.
Dove non posizionare mai il purificatore d’aria
Uno degli errori più diffusi consiste nel porre il purificatore in punti della casa che ne limitano la circolazione dell’aria e ne riducono quindi l’efficacia. Le principali situazioni da evitare sono:
- Addossato a pareti: collocare il dispositivo direttamente contro un muro o in un angolo impedisce all’apparecchio di aspirare e distribuire l’aria in modo corretto. Gran parte dei modelli presenti sul mercato, infatti, aspirano l’aria principalmente dai lati o dalla parte anteriore e rilasciano quella purificata dalla parte superiore; ridurre lo spazio intorno diminuisce notevolmente la portata d’aria trattata.
Si consiglia di lasciare sempre almeno 10-15 centimetri di distanza da ogni oggetto o ostacolo, mentre in ambienti più grandi si può arrivare fino a un metro e mezzo per garantire la migliore performance. - Vicino a fonti di calore o di umidità: è fortemente sconsigliato metterlo accanto ai termosifoni, ai caloriferi, ai camini o vicino ai lavandini e alle docce. I cambiamenti rapidi di temperatura e i getti di umidità possono alterare la funzionalità del dispositivo e, a lungo andare, ridurne la vita utile.
- Nascosto dietro mobili: posizionare il purificatore dietro tende pesanti, armadi o divani ostacola la corretta aspirazione dell’aria. Questo errore è comune soprattutto nelle stanze più piccole, dove si tende a “nascondere” gli apparecchi per motivi estetici, senza tenere conto delle reali necessità tecniche.
- Sotto finestre aperte: se si pone il dispositivo proprio sotto una finestra sempre aperta, il ricambio d’aria naturale può rendere quasi inutile il lavoro del purificatore. Meglio collocare l’apparecchio in una zona dove l’aria tende a ristagnare, specie nelle stagioni fredde quando le finestre rimangono chiuse a lungo.
Considerazioni fondamentali per la corretta collocazione
A partire dall’esigenza di evitare gli errori sopra menzionati, è importante comprendere alcune regole d’oro che guidano la scelta della migliore posizione per il proprio purificatore d’aria:
- Aria libera tutt’intorno: il dispositivo deve avere lo spazio sufficiente su tutti i lati, per poter aspirare e rilasciare aria senza ostacoli. Questo è vero per ogni tipo di tecnologia, compresi purificatori con filtro HEPA, a ionizzazione o con emissione di ozono.
- Vicino alla fonte di inquinamento: laddove possibile, il purificatore andrebbe messo in prossimità di fonti conosciute di inquinamento domestico, ad esempio in cucina vicino alla zona cottura, oppure verso una finestra da cui entra smog o polline. In questo modo l’apparecchio interviene rapidamente a neutralizzare gli agenti nocivi direttamente all’origine.
- Stanza più frequentata: se si possiede un solo apparecchio, meglio installarlo nella stanza dove si soggiorna per più tempo, ad esempio il soggiorno o la camera da letto, specialmente durante la notte per chi soffre di allergie o asma.
- Altezza ideale: un utile accorgimento suggerisce di posizionare il purificatore non sul pavimento e nemmeno troppo in alto, ma su una superficie intermedia (come una mensola o una scrivania), a circa un metro d’altezza. Questo favorisce la cattura della polvere in sospensione e il giusto ricambio d’aria a livello respiratorio.
Come la tecnologia del purificatore influisce sulla posizione
Non tutti i purificatori d’aria sono uguali: dalle prestazioni reali ai principi di funzionamento, la tipologia tecnologica influenza anche la collocazione ideale del dispositivo nell’ambiente domestico.
Pulizia con filtro HEPA
I modelli dotati di filtro HEPA sono progettati per catturare particelle minuscole: la loro efficacia aumenta notevolmente se la presa d’aria non è ostacolata e vi è un buon ricircolo. Andrebbero posti lontano da oggetti voluminosi e in posizione centrale nella stanza.
Tecnologia a ionizzazione
I purificatori a ionizzazione generano ioni elettricamente carichi che si legano con le particelle presenti nell’aria, facendole precipitare a terra o su superfici. Per rendere efficace l’azione del dispositivo bisogna evitare che sia collocato troppo vicino a pareti o superfici metalliche che potrebbero interferire con la diffusione degli ioni.
Generatore di ozono
Questi apparecchi sono indicati per sanificare l’ambiente in modo più profondo ma devono essere utilizzati con attenzione: è fondamentale che vi sia una buona aerazione prima e dopo il trattamento, e il dispositivo non deve essere localizzato troppo vicino a oggetti delicati o materiali che potrebbero rovinarsi con l’ozono.
Errori ricorrenti nel posizionamento e loro conseguenze
Disporre erroneamente il purificatore d’aria comporta una diminuzione significativa nella purificazione e può persino aggravare la presenza di inquinanti, invece di ridurla. Tra gli errori ricorrenti si segnala:
- Posizionamento in angoli o nicchie: Negli angoli l’aria tende a ristagnare meno e la circolazione diminuisce, inibendo l’efficacia dell’apparecchio.
- Collocarlo nella stanza meno utilizzata: Se il purificatore resta acceso in un locale dove non soggiorna quasi nessuno, l’effetto sulla qualità generale dell’aria in casa sarà quasi nullo.
- Spostarlo troppo spesso: Ogni cambio di posizione comporta un tempo di riassestamento e, se fatto in maniera casuale, può portare a una copertura inefficace delle aree realmente problematiche della casa.
- Metterlo vicino all’umidificatore: L’umidità in eccesso può provocare deposito di particelle sul filtro, accelerando l’usura e la necessità di manutenzione.
Per evitare questi problemi, è bene valutare con attenzione tutti gli elementi dell’ambiente circostante, dalle fonti di polvere alle condizioni microclimatiche, e scegliere la collocazione in grado di offrire la massima efficacia nella purificazione.
Ricordarsi che un investimento in tecnologia si valorizza solo se accompagnato da una corretta informazione e una gestione consapevole: affidarsi a regole semplici e a buonsenso permette di massimizzare i benefici dei purificatori d’aria e garantire davvero un ambiente domestico sano.