L’importanza della ventilazione naturale e il tempo ideale
Il ricambio d’aria è ritenuto essenziale per abbattere la concentrazione di aerosol potenzialmente infetti, soprattutto dopo la presenza di una persona malata in un locale. Le indicazioni principali suggeriscono che in un ambiente domestico, dopo il passaggio di un soggetto positivo al SARS-CoV-2, è raccomandato aprire le finestre per almeno 15 minuti, assicurandosi che l’aria circoli adeguatamente in tutta la stanza. In presenza di locali più grandi o poco ventilati, può essere necessario aumentare questa durata fino a 30 minuti o anche oltre, adattando la pratica alle condizioni climatiche e all’aerodinamica dell’ambiente. In inverno, l’areazione risulta spesso più rapida per via delle maggiori differenze di pressione termica tra interno ed esterno; bastano anche 5 minuti con finestra a battente. In estate, il processo tende a richiedere più tempo, anche fino a 30 minuti o più per ottenere ricambi d’aria paragonabili.
Quanti ricambi d’aria servono e quando aumentare i tempi
Gli esperti raccomandano generalmente tra 3 e 6 ricambi d’aria all’ora in ambienti normali, mentre in stanze dove una persona è stata in isolamento per COVID-19, questo valore può salire fino a 12 ricambi all’ora. La modalità di apertura influisce anche sulla rapidità dell’areazione: una finestra a ribalta permette un ricambio più lento e dunque richiede tempi più lunghi, generalmente da 30 minuti in inverno alle 2-3 ore in estate affinché si raggiunga un livello di sicurezza maggiore. Per ambienti frequentati da più persone, come sale d’attesa, uffici o aule scolastiche, è raccomandato verificare e ottimizzare il sistema di ventilazione, valutando – se necessario – la possibilità di utilizzare anche dispositivi di filtrazione dell’aria HEPA.
Aerosol, superfici e persistenza virale
Uno dei motivi principali per cui la ventilazione è così cruciale nel controllo del contagio è la persistenza del virus sotto forma di aerosol. Studi recenti hanno dimostrato che il SARS-CoV-2 rimane vitale in aria fino a 3 ore dopo essere stato disperso tramite particelle respiratorie. Tuttavia, in un locale ben ventilato, la concentrazione di queste particelle diminuisce più rapidamente, riducendo drasticamente la possibilità di infezione. È importante sottolineare che il virus può anche persistere sulle superfici per periodi che variano da alcune ore fino a diversi giorni, a seconda del materiale. Soprattutto nelle prime ore dopo l’uscita della persona potenzialmente infetta, è raccomandato non solo arieggiare ma anche sanificare le superfici principali e gli oggetti con cui essa è venuta a contatto, oltre a cambiare e lavare a temperature elevate la biancheria (lenzuola, coperte, asciugamani).
Strategie aggiuntive per la sicurezza in ambiente domestico
Per ridurre ulteriormente il rischio, dopo aver effettuato una areazione prolungata, è consigliato:
- Procedere con la pulizia e disinfezione delle superfici più esposte come maniglie, interruttori, tavoli e dispositivi elettronici.
- Lavare lenzuola e tessili a 90°C con l’aggiunta di disinfettante.
- Utilizzare il vapore per igienizzare materassi e cuscini, facendoli arieggiare all’aperto.
- Mantenere in buone condizioni prese e griglie di ventilazione di eventuali impianti di climatizzazione, pulendole periodicamente con soluzioni igienizzanti a base di alcol etilico al 75%.
La combinazione tra un corretto ricambio d’aria e la cura nell’igiene delle superfici rappresenta la difesa più efficace contro la diffusione del virus nei periodi successivi all’infezione. Anche se con la progressiva riduzione dei casi e la vaccinazione di massa l’attenzione potrebbe calare, la ventilazione regolare degli ambienti resta valida non solo contro SARS-CoV-2 ma anche per altre infezioni respiratorie stagionali.
Alcune guide ufficiali suggeriscono di monitorare costantemente i protocolli aggiornati del Ministero della Salute e degli enti regionali, poiché le linee guida possono cambiare in base all’evoluzione epidemiologica e alle nuove conoscenze scientifiche.
Riepilogo pratico per arieggiare dopo il COVID
- Finestra a battente in inverno: areare per almeno 5-10 minuti
- Finestra a battente in estate: prolungare fino a 20-30 minuti
- Finestra a ribalta: da 30 minuti fino a 2-3 ore in base alla stagione
- Stanze grandi/poco ventilate: aumentare i tempi anche oltre 30 minuti
Curare l’areazione delle stanze, unita alle procedure di igienizzazione sistematica, resta essenziale per eliminare e contenere il rischio dopo la presenza di COVID-19 in uno spazio chiuso. Integrare queste abitudini anche in periodi post-pandemici contribuisce a mantenere gli ambienti più salubri e a prevenire altre infezioni delle vie respiratorie.