Allarme blatte in casa: ecco le malattie pericolose che possono trasmettere

La presenza di blatte negli ambienti domestici rappresenta un tema di crescente preoccupazione, non solo per il disagio psicologico, ma soprattutto per i gravi rischi per la salute che questi insetti comportano. Infatti, le blatte sono tra i principali veicoli meccanici di una vasta gamma di malattie infettive e intossicazioni alimentari, in grado di minacciare la sicurezza di adulti, bambini e animali domestici. La loro capacità di contaminare cibi e superfici è ben documentata da numerosi studi e casi clinici, confermando così l’urgenza di una gestione tempestiva e consapevole del problema.

Modalità di trasmissione delle infezioni

Le blatte, comunemente note anche come scarafaggi, vivono e prosperano in ambienti umidi e malsani come fognature, scarichi, bidoni della spazzatura e crepe nei muri. Spostandosi tra queste zone e le aree domestiche, vengono a contatto diretto con batteri, virus, parassiti e funghi presenti nei rifiuti e nelle feci. Gli agenti patogeni si depositano sul corpo e sulle zampe delle blatte, che successivamente li trasferiscono su cibi, stoviglie e superfici domestiche semplicemente camminandoci sopra.

Oltre alla contaminazione meccanica, le blatte possono depositare feci, leggere tracce di saliva e residui del cambio di pelle (muta), tutte fonti di allergeni e batteri. Il rischio di infezione aumenta ulteriormente se una persona tocca una superficie contaminata e poi porta una mano alla bocca, al naso, agli occhi o su ferite aperte. Anche l’inalazione di particelle contenenti allergeni può causare reazioni respiratorie nei soggetti sensibili.

Malattie pericolose trasmesse dalle blatte

L’elenco delle malattie associate alla presenza delle blatte in casa è ampio e comprende alcune delle più gravi patologie gastro-intestinali e infettive. Le infezioni più comuni e documentate includono:

  • Salmonellosi: trasmessa attraverso il contatto tra blatte e alimenti, può causare sintomi come febbre, nausea, vomito, dolori addominali e diarrea persistente. Il batterio Salmonella può rimanere attivo nell’apparato digerente delle blatte per settimane e successivamente essere espulso nell’ambiente.
  • Dissenteria e gastroenterite: infezioni intestinali caratterizzate da forte diarrea, dolori addominali, nausea e a volte febbre, possono essere causate da vari agenti patogeni trasportati dalle blatte quali Escherichia coli e altri batteri enteropatogeni.
  • Febbre tifoide: patologia infettiva grave che si trasmette mediante acqua e alimenti contaminati, le blatte possono fungere da vettori meccanici del Salmonella typhi responsabile della malattia.
  • Colera: in contesti di scarsa igiene, le blatte contribuiscono alla diffusione del Vibrio cholerae, batterio responsabile di questa pericolosa infezione che provoca pesante disidratazione e diarrea acquosa.
  • Intossicazioni alimentari: le tossine e i batteri presenti nelle feci o nei rigurgiti delle blatte possono facilmente contaminare cibi esposti, causando disturbi anche severi all’apparato digerente.
  • Epatite A: alcuni virus epatici possono essere veicolati da blatte che passano da acque reflue o fognature contaminate fino agli ambienti domestici, portando infezioni a carico del fegato con sintomi di stanchezza, nausea e ittero.
  • Tubercolosi: sebbene più rara, la possibilità che le blatte contribuiscano al trasporto di micobatteri in contesti di estremo degrado non è da escludere.
  • Parassitosi intestinale: la presenza di parassiti come verme solitario (tenia) e giardia è documentata in comunità dove la blatta gioca un ruolo di vettore accidentale nei cicli di contaminazione.
  • Infezioni cutanee: il contatto diretto tra pelle lesa e superfici contaminate dalle blatte può dar luogo a infezioni locali o aggravare lesioni preesistenti.

Non meno preoccupanti sono le infezioni opportunistiche da Staphylococcus aureus, Streptococcus e la trasmissione di amebe e altri microrganismi, in particolare nei soggetti immunodepressi o bambini piccoli.

Impatto allergenico e problemi respiratori

Oltre al rischio infettivo, le blatte rappresentano una delle principali fonti di allergeni domestici. La loro saliva, le feci e le particelle derivanti dal corpo e dalla muta si disperdono facilmente nell’aria, risultando particolarmente pericolose per chi soffre di asma, allergie respiratorie e altre condizioni di ipersensibilità.

  • L’esposizione cronica ad allergeni di blatta può provocare starnuti, tosse, congestione nasale, prurito oculare e, nei casi più gravi, crisi asmatiche acute.
  • Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, la presenza di blatte negli ambienti interni è un indicatore di rischio per l’esacerbazione dell’asma infantile e di riniti allergiche.

Alcuni soggetti possono sviluppare dermatiti o orticaria in seguito al contatto diretto o a una contaminazione ambientale significativa. Questo rende il controllo delle blatte un elemento chiave per proteggere la salute delle persone più vulnerabili.

Prevenzione e strategie di difesa

Frente ai numerosi rischi per la salute, la lotta alle blatte deve avvenire su più livelli, combinando prevenzione, igiene e, se necessario, interventi professionali di disinfestazione.

Buone pratiche domestiche

  • Mantenere la casa pulita e priva di residui alimentari, soprattutto nelle zone della cucina e della dispensa.
  • Chiudere correttamente gli alimenti in contenitori ermetici e non lasciare cibo scoperto, nemmeno per brevi periodi.
  • Svuotare regolarmente i bidoni della spazzatura, preferibilmente ogni giorno, e pulire eventuali perdite o residui.
  • Sigillare fessure, crepe e punti di ingresso con silicone o materiali idonei per impedire l’accesso degli insetti.
  • Mantenere asciutte e in ordine le aree nascoste, come dietro gli elettrodomestici e sotto i lavandini, e controllare che non ci siano perdite d’acqua.

Quando chiamare un professionista

Se i metodi domestici falliscono o l’infestazione è estesa, è consigliabile rivolgersi a ditte specializzate nella disinfestazione, che intervengono con prodotti mirati e piani di controllo integrato. In situazioni di particolare rischio, come la presenza di bambini piccoli, anziani o persone immunodepresse, l’intervento professionale può prevenire conseguenze molto serie per la salute.

Nel caso di locali pubblici, negozi alimentari o ristoranti, la presenza di blatte comporta anche pesanti sanzioni amministrative e la chiusura temporanea delle attività per motivi igienico-sanitari.

In conclusione, la prevenzione, il monitoraggio costante e l’eventuale disinfestazione sono strumenti essenziali per proteggere la salute di tutta la famiglia e preservare la sicurezza degli ambienti interni. La battaglia contro le blatte non deve mai essere sottovalutata, considerando il potenziale impatto sulla salute collettiva e la rapidità con cui questi insetti possono diffondere pericolosi agenti patogeni.

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