La pasta modellabile DAS, molto amata da artisti, hobbisti e bambini, viene scelta soprattutto per la sua caratteristica di indurire all’aria senza richiedere cottura. Tuttavia, capita spesso che, a causa di una scorretta conservazione o di lunghe pause tra una sessione creativa e l’altra, l’argilla DAS si secchi e diventi dura, apparentemente inutilizzabile. In realtà, esistono metodi efficaci e semplici per “rianimare” anche il materiale più secco e duro, permettendo di prolungarne la vita e ridurre gli sprechi.
Perché il DAS si secca e diventa duro
Il DAS è una pasta per modellare a base minerale, composta principalmente da polveri di origine naturale, acqua e leganti. Essendo progettato per essiccare all’aria, una volta che viene esposto troppo a lungo senza protezione, il contenuto d’acqua evapora e la plasticità va persa. Questo processo è generalmente irreversibile una volta che la pasta è completamente secca, tanto che la superficie diventa dura e fragile al tatto, perdendo ogni flessibilità e rendendo difficile, se non impossibile, la modellazione.
Un errore comune è quello di sottovalutare i tempi di esposizione: a volte basta lasciare un panetto qualche ora all’aperto perché perda la sua morbidezza, ma se rimane esposto per giorni il materiale indurisce in profondità, trasformandosi in un blocco apparentemente inutilizzabile. Tuttavia, con qualche accorgimento, è possibile riportare anche i pezzi più secchi a una condizione lavorabile.
Il metodo classico per rianimare la pasta DAS secca
Il rimedio più efficace e sicuro prevede di riassorbire l’acqua necessaria per ristabilire la plasticità della pasta. Ecco i passi fondamentali:
- Immergere il DAS secco in acqua: Occorre prendere un contenitore abbastanza capiente e riempirlo d’acqua. Si immergono completamente i pezzi secchi e duri di DAS, facendo attenzione a non frantumarli troppo per evitare perdite di materiale.
- Lasciare in ammollo a lungo: Il tempo è un fattore essenziale. Per i panetti completamente secchi servono almeno 15-20 giorni in immersione, in un luogo fresco e al riparo dalla luce solare diretta. È preferibile chiudere il contenitore per evitare contaminazioni da polvere oppure insetti. Durante questo periodo, l’acqua penetra gradualmente all’interno della pasta, permettendo di recuperare parte della sua consistenza originale.
- Recupero della consistenza: Trascorso il tempo di ammollo si scola accuratamente il DAS, lo si strizza delicatamente tra le mani o in un colino per eliminare l’acqua in eccesso. A questo punto si avvolge la pasta “rinata” in pellicola trasparente o la si inserisce in un sacchetto per alimenti, sigillando bene.
- Attendere la fase finale di asciugatura: Il panetto così ottenuto si lascia riposare per almeno 10-15 giorni, controllando ogni tanto la consistenza. Quando torna elastico ma non appiccicoso, è pronto all’uso.
Questo sistema, seppur lungo, permette anche di recuperare completamente pezzi di DAS apparentemente destinati a essere buttati, risparmiando denaro e materiali.
Trucchi rapidi per DAS leggermente secco
Se la pasta non è completamente indurita ma semplicemente ha perso parte della sua morbidezza, esistono metodi più rapidi:
- Bagnare con acqua tiepida: Se il panetto è solo indurito superficialmente, basta utilizzare un pennello bagnato nell’acqua tiepida e passarlo delicatamente sulla superficie fino a ristabilire la giusta malleabilità.
- Incorporare piccole quantità d’acqua durante la lavorazione: Lavorandolo con le mani leggermente umide o spruzzando acqua, la pasta riacquista subito un po’ di plasticità, permettendo di continuare la modellazione per qualche minuto aggiuntivo.
- Stoccare correttamente: Per evitare che la pasta secchi, è fondamentale conservarla sempre chiusa ermeticamente in un sacchetto di plastica o avvolta in pellicola dopo ogni utilizzo. Ideale anche aggiungere una spugnetta umida all’interno della confezione.
Queste tecniche sono particolarmente utili per chi lavora saltuariamente con piccole quantità di DAS e vuole prolungarne la freschezza.
Caratteristiche di qualità e soluzioni alternative
Il DAS rimane uno dei prodotti più apprezzati nell’ambito della modellazione creativa, grazie alla sua capacità di indurire all’aria senza perdere il volume, deformarsi o creparsi, a differenza di molte altre paste sintetiche. Questa peculiarità ne ha determinato la popolarità sia in scuole che laboratori creativi fin dagli anni Cinquanta del Novecento. Essendo una pasta minerale, il suo recupero tramite immersione in acqua, come spiegato sopra, è reso possibile proprio dalla sua composizione particolare, in parte simile a quella dell’argilla tradizionale.
Per chi desidera accelerare il processo di recupero, esistono alcuni accorgimenti “da laboratorio” che possono aiutare:
- Utilizzare una planetaria da cucina: Una volta che il DAS smollato in acqua è tornato morbido, può essere impastato meccanicamente per recuperare meglio la consistenza omogenea.
- Aggiungere poche gocce di colla vinilica: In casi estremi, aggiungere una minima parte di colla vinilica aiuta a restituire elasticità e compattezza, specialmente quando la pasta tende a sbriciolarsi.
Tuttavia, è importante evitare l’uso di sostanze troppo invasive che potrebbero alterare la chimica del materiale, con il rischio di modificare la qualità delle creazioni finite.
Suggerimenti finali per la cura e la conservazione
Prevenire è meglio che curare: la corretta conservazione del DAS è il modo migliore per non trovarsi mai con materiale secco e difficile da recuperare. È raccomandato:
- Chiudere sempre ermeticamente il panetto avanzato, preferibilmente in un doppio strato di pellicola alimentare e successivamente all’interno di un sacchetto.
- Tenere il DAS lontano da fonti di calore e luce diretta.
- Utilizzare contenitori di plastica o barattoli per minimizzare il contatto con l’aria, aggiungendo una spugna leggermente umida sigillata in un piccolo sacchetto per mantenere l’umidità interna costante.
Durante la lavorazione, è importante non bagnare eccessivamente la pasta, perché un eccesso d’acqua può portare a crepe nei lavori finiti. In caso di passaggi intermedi, lasciare sempre le proprie creazioni coperte con pellicola tra una fase e l’altra permette di preservarne più a lungo la malleabilità.
La pasta DAS, grazie alla sua versatilità e facilità d’uso, rimane ancora oggi una delle scelte principali per chi si avvicina alla modellazione plastica. Con piccoli accorgimenti e i giusti “trucchi”, anche gli inconvenienti più comuni diventano solo un piccolo ostacolo facilmente superabile, per continuare a dar forma alla propria creatività senza limiti.