Usi il disinfettante per i lavaggi nasali? Attenzione a non commettere questo errore pericoloso

L’errore pericoloso che si rischia nei lavaggi nasali è quello di utilizzare disinfettanti non adatti o, peggio, prodotti chimici pensati per altri scopi. I lavaggi nasali infatti devono essere effettuati esclusivamente con soluzioni saline isotoniche o ipertoniche appositamente formulate per la mucosa delle cavità nasali. L’uso di disinfettanti generici, prodotti per superfici o soluzioni inadatte, può causare gravi danni alle mucose, effetti tossici, irritazione e, nei casi estremi, vere e proprie complicanze infettive o allergiche. Questo è un punto fondamentale sia per la sicurezza di bambini che di adulti.

Perché è sbagliato usare il disinfettante nei lavaggi nasali?

Esistono diversi fluidi etichettati come “disinfettanti” che hanno un’azione antisettica sulla pelle o sulle superfici, ma la mucosa nasale è un tessuto molto più delicato. Alcuni composti possono causare ustioni chimiche, alterazione del microbiota locale, edema, ipersecrezione e sanguinamento. Inoltre, molte soluzioni disinfettanti contengono alcol, cloro o altre sostanze irritanti che non devono mai entrare in contatto con le vie aeree superiori. Anche alcuni antisettici usati in ambiente medico, come la povidone-iodio, vanno impiegati solo su prescrizione e in soluzioni estremamente diluite, e comunque solo in particolari casi clinici e sotto stretto monitoraggio specialistico.

I dati più recenti indicano che persino le soluzioni preparate “in casa” rappresentano un rischio: sia l’acqua del rubinetto non bollita, sia altre miscele fai-da-te, possono veicolare batteri e amebe potenzialmente pericolose, e non garantiscono un’azione decongestionante o protettiva efficace.

Le soluzioni sicure per i lavaggi nasali

Le soluzioni saline isotoniche (circa 0,9% di cloruro di sodio) o ipaniche o ipertoniche (con una concentrazione di sale maggiore, tipicamente 3%) sono le uniche raccomandate e sicure per questo uso. Queste sono disponibili in farmacia in forma di spray, fiale monodose o soluzioni da nebulizzare. Le soluzioni saline sono tollerate anche dalle mucose più delicate, come quelle di neonati e bambini, e offrono benefici quali:

  • Diluizione e rimozione del muco in caso di raffreddore, allergie o rinite cronica
  • Riduzione della carica batterica senza alterare la fisiologia locale
  • Prevenzione delle infezioni senza rischio di tossicità o reazioni avverse
  • Facilitazione della respirazione e miglioramento della qualità della vita

Tra i prodotti di uso comune ci sono soluzioni a base di acqua di mare purificata, arricchite con minerali e prive di conservanti, disponibili in vari dosaggi e modalità di somministrazione. Dopo il lavaggio, è buona norma soffiare delicatamente il naso, oppure, nei bimbi piccoli, aspirare le secrezioni con appositi dispositivi.

Rischi ed errori comuni nei lavaggi nasali

I principali rischi associati ai lavaggi nasali derivano da errori nella scelta del liquido, nella pressione applicata e nella pulizia dei dispositivi. Ecco alcune raccomandazioni fondamentali:

  • Utilizzare solo soluzioni saline sterili o acqua che sia stata bollita e raffreddata o filtrata (con filtri a pori inferiori a 1 micron), se non si dispone della soluzione pronta.
  • Non usare mai acqua del rubinetto direttamente né disinfettanti per superfici.
  • Evitare di esercitare una pressione eccessiva: questa può causare dolore, sanguinamenti o spostamento di muco verso le orecchie, aumentando il rischio di otiti medie.
  • Disinfettare regolarmente il dispositivo utilizzato per il lavaggio (siringa, flacone spray, aspiratore), cambiando le siringhe periodicamente e mai condividere i dispositivi tra più persone.
  • Non effettuare i lavaggi in presenza di traumi nasali o lesioni senza indicazione medica.
  • In caso di bambini sotto i 2 anni, chiedere sempre il parere di un pediatra prima dell’utilizzo di qualunque soluzione diversa dalle normali saline.

L’uso improprio di liquidi o dispositivi può portare a fastidi temporanei (quali bruciore o irritazione), ma anche, nei casi peggiori, a danni irreversibili alle mucose o all’insorgenza di infezioni nuove o persistenti. La safety del paziente dipende dal rispetto di queste indicazioni basilari.

Quando e come il medico può consigliare un antisettico nasale

Esistono rare situazioni in cui lo specialista otorinolaringoiatra può prescrivere antisettici specifici per i lavaggi nasali. Uno degli esempi più discussi in letteratura è l’utilizzo molto controllato di una diluizione specifica di povidone-iodio (solitamente all’1,25%) in determinate condizioni, come la profilassi di operatori sanitari o per pazienti con sinusiti croniche refrattarie alle terapie standard. Tuttavia, si tratta di casi ben inquadrati, mai di automedicazione, e sempre monitorati clinicamente.

Non è comunque pratica comune usare questi prodotti per l’igiene quotidiana: il rischio di alterare irrimediabilmente la flora batterica locale e di causare danni supera di gran lunga i possibili benefici per l’automedicazione. Persino prodotti a base di clorexidina o altro principio attivo antisettico sono riservati solo a specifici protocolli clinici e in condizioni molto controllate.

L’importanza dell’educazione alla sicurezza

Le fake news e i consigli non verificati che circolano soprattutto sui social network, spesso suggeriscono pratiche domiciliari rischiose, come l’aggiunta di disinfettanti o essenze ai lavaggi nasali. Questi suggerimenti vanno evitati. Le fonti affidabili e i professionisti della salute, invece, concordano che solo l’utilizzo di soluzioni saline sterili rappresenta una scelta sicura, efficace e universalmente raccomandata.

Conoscere la differenza tra antisettici da contatto cutaneo e i prodotti adatti alle mucose nasali è fondamentale per prevenire rischi inutili. In caso di dubbi, è sempre opportuno consultare il proprio medico o un farmacista esperto.

L’abitudine corretta del lavaggio nasale, se eseguita con i prodotti giusti e secondo le modalità raccomandate, rappresenta uno strumento preventivo e di supporto alla terapia in numerose condizioni di salute, dalle forme allergiche alle infezioni delle vie respiratorie, fino al recupero post-chirurgico del naso e dei seni paranasali. Tuttavia, resta fondamentale rispettare le regole basilari di sicurezza nell’impiego di soluzioni e dispositivi, evitando ogni sperimentazione autonoma soprattutto con prodotti non destinati all’uso nasale.

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