Le zoonosi rappresentano un insieme di malattie infettive trasmissibili dagli animali all’uomo, costituendo un pericolo crescente per la salute pubblica in tutto il mondo. Sono causate da diversi agenti patogeni come batteri, virus, parassiti, funghi e anche organismi “non convenzionali” come i prioni. L’instabilità degli equilibri tra uomo, ambiente e animali, oltre all’intensificarsi dei fenomeni globali come la mobilità, lo sfruttamento ambientale e i cambiamenti climatici, rende il rischio di zoonosi sempre più attuale e problematico.
Definizione, tipologie e modalità di trasmissione
Il termine zoonosi indica qualsiasi malattia infettiva che può passare dagli animali all’uomo. In questa categoria rientrano molte infezioni sostenute non soltanto da batteri e virus, ma anche da parassiti e funghi zoonosi. Alcune di queste infezioni sono caratterizzate da forme cliniche lievi, ma molte altre possono evolvere in patologie gravi o persino letali.
Le zoonosi vengono trasmesse:
- Direttamente, tramite contatto con animali infetti (pelle, mucose, sangue, urina, feci o secrezioni)
- Indirettamente, attraverso l’ingestione di alimenti o acqua contaminati, o per mezzo di organismi vettori come zanzare, zecche, pulci o acari
Il fenomeno dello spillover – ossia il “salto di specie” di un patogeno dagli animali all’uomo – può essere all’origine di vere e proprie epidemie o pandemie, come accaduto per il SARS-CoV-2. Oltre alla trasmissione interspecifica, esistono situazioni in cui la diffusione avviene in senso inverso (dall’uomo all’animale e viceversa), o in cui la malattia permane per lunghi periodi in una popolazione sia animale che umana.
Il peso delle zoonosi: un pericolo crescente per la salute pubblica
L’aumento delle zoonosi rappresenta una preoccupazione centrale della salute globale. Oggi tra un terzo e la metà di tutte le malattie infettive umane è attribuibile a un’origine zoonotica. Ciò significa che ogni nuovo fenomeno di convivenza forzata tra uomo e animali, specie in ambienti sovraffollati o dove la biodiversità è compromessa, accresce i rischi di trasmissione da animale a uomo.
I motivi della crescita del fenomeno dipendono da diversi fattori:
- L’urbanizzazione progressiva e la maggiore presenza di animali domestici in città
- L’espansione delle attività agricole e zootecniche, con allevamenti intensivi e contiguità tra specie differenti
- L’aumento degli scambi commerciali internazionali di animali vivi e prodotti di origine animale
- I cambiamenti climatici, che favoriscono la proliferazione di vettori come zanzare e zecche in aree un tempo inospitali
- La crescente pressione sugli ecosistemi naturali, con la deforestazione e l’avvicinamento degli uomini alle “riserve animali” selvatiche
Questi elementi aumentano il rischio che agenti patogeni prima confinati possano trovare nell’uomo un nuovo “ospite” e diffondersi rapidamente sia localmente sia a livello globale, supportati dalla mobilità internazionale.
Principali zoonosi di rilevanza e rischi emergenti
Le zoonosi possono manifestarsi sia come infezioni isolate sia come vere e proprie epidemie. Alcune delle zoonosi più comuni e monitorate in Europa e in Italia sono:
- Salmonellosi e Campilobatteriosi, principalmente da alimenti contaminati come carne cruda, uova o latte non pastorizzato
- Brucellosi e listeriosi, affezioni legate al consumo di prodotti animali infetti
- Infezioni da E.coli e toxoplasmosi, per consumo di alimenti o acqua non controllati
- Malattie virali come Rabbia, influenza aviaria e West Nile
- Patologie emergenti quali Ebola, SARS, MERS e il recente COVID-19
Molte zoonosi hanno sintomi aspecifici, rendendo spesso difficile una diagnosi precoce. Alcuni pazienti possono presentare forme cliniche lievi, altri invece rischiano gravi complicanze sino al decesso. Gran parte di queste infezioni si può prevenire o contenere con buone prassi igieniche, controlli veterinari e sistemi di sorveglianza efficaci.
Dal punto di vista della sicurezza alimentare, esiste una correlazione diretta fra consumo di alimenti contaminati e aumento delle zoonosi. L’Unione Europea e l’Italia hanno attivato specifici piani di sorveglianza e di gestione dei focolai, in particolare per le malattie trasmesse tramite alimenti come la salmonellosi, che resta una delle principali cause di tossinfezioni alimentari.
Prevenzione, sorveglianza e ruolo della società
Contrastare l’emergenza delle zoonosi richiede un approccio multidisciplinare, fondato sulla collaborazione tra medicina umana, veterinaria e protezione ambientale, secondo il modello One Health. Solo così è possibile mantenere sotto controllo la diffusione di agenti zoonotici, individuare precocemente nuovi patogeni e intervenire tempestivamente in caso di focolai.
Azioni individuali di prevenzione
- Applicare rigorose norme igieniche nella gestione degli animali domestici e nell’ambiente domestico
- Evitare il consumo di carni crude o poco cotte e preferire alimenti sottoposti a controlli di sicurezza
- Lavare frequentemente le mani dopo il contatto con animali, suolo o materiali potenzialmente contaminati
- Mantenere aggiornate le vaccinazioni e sottoporre gli animali domestici a regolari controlli veterinari
Ruolo delle autorità sanitarie e della normativa
A livello normativo, le zoonosi e i relativi agenti patogeni sono soggetti a discipline specifiche europee e nazionali, che regolano la sorveglianza, il monitoraggio e la gestione dei focolai, in particolare per quelle forme trasmissibili attraverso gli alimenti.
In Italia, il monitoraggio delle zoonosi è disciplinato principalmente dal DLgs 4 aprile 2006 n. 191 che attua la direttiva europea 2003/99/CE. Il sistema prevede la raccolta e analisi di dati epidemiologici, lo scambio informativo tra istituzioni e operatori sanitari e la promozione di campagne di informazione e sensibilizzazione per i cittadini.
Di particolare rilievo sono anche i programmi di educazione sanitaria, la ricerca scientifica per il rapido riconoscimento dei patogeni emergenti e le campagne di prevenzione rivolte sia alla popolazione sia agli operatori di settori a rischio (ad esempio: allevamento, macellazione, commercio carne, import/export).
La responsabilità collettiva nella prevenzione delle zoonosi
Ogni componente della società ha il dovere di contribuire alla prevenzione delle zoonosi: la consapevolezza e il rispetto delle norme igieniche, insieme alla collaborazione con le autorità sanitarie e veterinarie, sono essenziali per ridurre la circolazione degli agenti patogeni e difendere così la salute collettiva.
Alla luce dell’attuale scenario globale, la comprensione delle dinamiche zoonotiche rappresenta una delle principali sfide della sanità pubblica contemporanea. Solo una sinergia tra scienza, tecnologie di sorveglianza, politiche preventive e informazione potrà contenere in modo efficace i rischi legati alle malattie trasmissibili dagli animali all’uomo, preservando la sicurezza delle società moderne e dell’ambiente in cui viviamo.